MUSEO DEL TERRITORIO BIELLESE CHIOSTRO DI SAN SEBASTIANO
LA MORTE DI SAN FRANCESCO La
morte di San Francesco, olio su tela, cm 116x92, 1625-1649 La scena presenta San Francesco in primo piano a mezza figura con il capo rivolto all'indietro, la bocca socchiusa che sembra lanciare un grido di dolore e le mani, sulle quali sono ben visibili i segni delle stigmate, giunte sul grembo. Dietro di lui, un angelo con le ali spiegate lo sorregge. Il dipinto venne esposto nel 1978 a Torino (Musei del Piemonte, 1978, p.166) quale copia da Morazzone della prima metà del XVII secolo. Tale attribuzione fu confermata, nel 1981, anche da G.C. Sciolla. Vittorio Natale nel 1995, in occasione della schedatura delle opere del Museo del Territorio, sottolinea che la tela non deve essere necessariamente ritenuta una copia dal Morazzone (di cui per altro non è mai stato individuato l'originale) nonostante sia ad esso molto vicino per tecnica pittorica, toni scuri e contrasti cromatici netti. Egli rivela importanti analogie con "L'estasi di San Francesco" di Francesco Cairo (Castello Sforzesco - Milano) e con la produzione giovanile di Stefano Danda detto il Montalto. |
Roberto
Coda Zabetta, nato a Biella nel 1975, vive a Milano.
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TELAIO Telaio,
prima metà del XIX secolo (i primi telai meccanici vennero introdotti
dalla Francia a Biella nel 1817), legno Telaio Jacquard in legno ad un solo pedale donato alla città di Biella dal Lanificio F.lli Piacenza, dapprima conservato a Città degli Studi, dal 2001 è custodito presso il Museo del Territorio B.se. |
Irene
Rossi, nata a Biella nel 1975, vive a Torino. Nel 1999 inizia la
sua ricerca artistica, creando un romantico, infantile e giocoso mondo
fatto di assemblaggi tra stoffe, pizzi, carta, perline, lustrini. Sculture
e installazioni lillipuziane, come scenografie di favole. Nel 2003 personale
alla Pinacoteca Civica di Ferrara.
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SARCOFAGO DI SHEPSETTAASET Sarcofago
ligneo di Shepsettaaset, Epoca Tolemaica, Sarcofago ligneo policromo Il
sarcofago rinvenuto nel 1908 ad Assiut da Ernesto Schiapparelli, rappresenta
la defunta con una massiccia parrucca che ne cinge il viso e sul corpo,
al di sotto di un'ampia collana decorata, presenta iscrizioni e raffigurazioni
policrome tratte dal repertorio religioso egizio. Il sarcofago contiene
ancora la mummia della proprietaria avvolta in bende di lino e ricoperta
da un lenzuolo funebre fissato per mezzo di strisce di tela; essa fa
parte di 32 reperti dati dal Museo Egizio di Torino come deposito temporaneo
nel 1951. |
Gigi
Piana, nato a Biella nel 1967, e Laura Testa, nata a Biella
nel 1972, vivono a Biella e lavorano insieme dal 2000. Sviluppano installazioni
e performance con grande attenzione al coinvolgimento del pubblico e
alla ricerca di luoghi non convenzionali.
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