MILANO  

CASTELLO SFORZESCO
SALA VISCONTEA

tel. 02/88463650

 

ALESSANDRO CERESOLI


 

 

testo critico a cura di Gyonata Bonvicini

"Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni nello spazio che percorrono." Umberto Boccioni.

Il progetto video di Alessandro Ceresoli cerca un punto di contatto con la poetica boccioniana. Le linee dinamiche ed emozionali che caratterizzano la versione milanese di Stati d'animo: gli addii costituiscono il nucleo essenziale da cui il lavoro prende avvio. Il suo è un concentrarsi sul valore poetico della forma, del movimento, della relazione fra corpi e ambiente, con l'intento di rendere percepibile uno stato emotivo più che analitico.
L'idea è quella di creare una serie d'oggetti, costituiti da tessuti e strutture flessibili, e riprenderne il comportamento in un ambiente marino indeterminato. Il video assembla diversi oggetti indipendenti uno dall'altro, ognuno con un percorso separato ed autonomo. Non esiste alcuna continuità narrativa fra loro, ma una segmentazione aperta. La completa assenza di suono radicalizza ogni forma e la riduce alla propria essenza.
Ogni oggetto è il risultato diretto di una scelta estetica iniziale; questa tiene conto della relazione fra peso ed espansione dei materiali in base ad un progetto non completamente controllabile di movimento. Si tratta di una de-generazione, un movimento inverso alla generazione e alla composizione, una metamorfosi che libera spazi potenziali per il cambiamento. L'acqua si caratterizza per flussi e riflussi che formano e deformano, generano e de-generano; esige che tutte le possibili relazioni siano accidentali e instabili.
Le strutture realizzate da Ceresoli interiorizzano la perdita di qualsiasi riferimento spaziale o temporale; sono mobili e flessibili. L'acqua agisce come uno spazio lungo il quale gli oggetti scivolano senza incontrare sostanziali resistenze o conflitti. L'acqua non nega le differenze, ma piuttosto le incorpora e mitiga. Le possibili variazioni mantengono il sistema in uno stato di costante fluttuazione. Si tratta di una pratica basata sull'osservazione di una serie di differenze: più differenze si danno, maggiore sarà il numero di strategie da elaborare.

CASTELLO SFORZESCO/SALA VISCONTEA

UMBERTO BOCCIONI

Umberto Boccioni, Stati d'animo, 1911, olio su tela, Civiche Raccolte d'Arte, donazioni Canavese.


Boccioni in un momento fondamentale della sua elaborazione della poetica futurista, vuole rappresentare emotivamente il tema della partenza nella città moderna. L'artista definisce come la "pittura degli stati d'animo" sia condotta attraverso linee di vario andamento che sintetizzano le sensazioni; linee confuse per il caos dei sentimenti degli addii, linee orizzontali per il dinamismo di chi parte, linee perpendicolari per il languore di chi resta.
Boccioni realizzò due redazioni della Trilogia degli Stati d'Animo. La versione di proprietà del Civico Museo d'Arte Contemporanea risale ad una fase iniziale dello studio sul tema. La seconda, di proprietà del MOMA - Museum of Modern Art di New York, è stata elaborata successivamente e mostra l'influenza delle coeve ricerche dei cubisti francesi.

ALESSANDRO CERESOLI

Alessandro Ceresoli, nato a Romano (BG) 1975.Vive e lavora a Milano, Berlino. 1999 SOMETHING...S.G.Valdarno, a cura di Rita Selvaggio, Luca Cerizza. 2000 FATICA SPRECATA -Viafarini, Milano,a cura di Luca Cerizza. 2002 INEDITO - Roma, museo MACRO, presentato da Ilaria Bonacossa. Exit - Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a cura di Francesco Bonami.
alessandro.ceresoli@libero.it


Progetto 2003, videoinstallazione, 2003