RAVENNA | ||
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MUSEO D'ARTE DELLA CITTA'
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chiusura anticipata - comunicato stampa |
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testo critico a cura di Elettra Stamboulis Non
è casuale che Salvatori, nel progettare il suo lavoro, si sia ispirato
ad una immagine che allude ad uno dei romanzi più crudeli mai scritti,
I viaggi di Gulliver. In un certo senso anche i suoi lavori godono
della stessa ingannevole ambiguità cui è legato il romanzo
di Swift: apparentemente romanzo di evasione, testo addirittura inserito
nella letteratura per l'infanzia, in realtà romanzo filosofico,
o ancora più puntualmente dialogico, dove la discussione porta
alla ridefinizione dei valori della cultura occidentale. Come il narratore
Gulliver, Salvatori si autoposiziona e spesso fa da mediatore tra l'opera
e il suo pubblico. Egli c'è, con i suoi baffi riconoscibili e sornioni,
ma spesso si nasconde al primo sguardo. Altro elemento simile, la letteralizzazione
della metafora: procedimento utilizzato nel romanzo proprio nell'episodio
di Lilliput e concretizzato dall'agire artistico del nostro. L'arte in
fondo concretizza i procedimenti retorici.
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MUSEO D'ARTE DELLA CITTA' - LOGGETTA LOMBARDESCA
TULLIO LOMBARDO Tullio
Lombardo, Lastra funebre di Guidarello Guidarelli, marmo, cm.
170 X 58, Venezia, ca.1455 - 1532
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Andrea Salvatori è nato nel 1975 e vive e lavora a Solarolo (RA). Principali esposizioni recenti: 2002: Collezione di porcellane, Galleria Estro, Padova ; Galleria Interno &DumDum , Bologna ; In Ralenti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia ; 2003: Biennale internazionale di arte contemporanea , Porto Ercole.
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