PRATO  

MUSEO DEL TESSUTO
EX CIMATORIA CAMPOLMI
Via Santa Chiara 24
tel. 0574/611503

 

LORENZO BANCI

BARBARA CECCATELLI

 


 

 

testo critico a cura di Maurizio Poli

Intorno silenzio, l'aria immobile, un velo di nebbia sull'anima, luce e ombra sospese, l'ombra nell'ombra, luce nella luce. Eppure nel silenzio, la luce e l'ombra, dialogano, nel ritmo di una composizione paratattica e infinita, negli sfondi. Luce e ombra sono i materiali plastici della pittura di Lorenzo Banci, artista che colloca gli oggetti in una lontananza esclusiva e in una vicinanza tattile, vellutata. La sinestesia pittorica pone la sensazione tattile e quella visiva in stretta connessione laddove i vari oggetti sospendono ogni movimento, tranne quello di un varco sottile che collega realtà e irrealtà. Non illudiamoci, nei lavori di Lorenzo Banci non vi è simbolismo o evocazioni cabalistiche, luce e ombra sono le principali icone del suo lavoro pittorico. Uno sguardo "sdraiato" abbraccia la prospettiva verticale della notte e del giorno; e dal basso verso l'alto stende forse la scenografia dell'anima?

Ambienti e oggetti artificiali, costruiti con materiali sintetici coloratissimi, sono le linee seguite ed elaborate dai lavori di Barbara Ceccatelli. Uno zoo di personaggi fantastici, liberi, tratti da cartoon inesistenti, catturano lo sguardo estasiato dei bambini e la perplessità ottusa dei "grandi". Cartoon-design, pezzi unici, delineano una realtà fantastica, "pulp", quando il quotidiano è metabolizzato dall'ironia, dal gioco e dallo scherzo sarcastico. Dal parco giochi del mondo infantile, luogo per eccellenza dei bambini-bambini e dei ricordi dei bambini-grandi, emergono oggetti spaesati nelle piccole dimensioni, nei colori, e anche nella loro forte sensualità. Questi oggetti-culto, feticcio amato e abbracciato, trilla nel nostro immaginario con una voce tenera e terribile. Il cartoon è trasformato dalla coscienza dei "grandi" in giocattolo o feticcio?

MUSEO DEL TESSUTO - EX CIMATORIA CAMPOLMI

SALA STORICA

Sala Storica


L'edificio che ospita il Museo del Tessuto è un monumento di archeologia industriale. L'intero complesso architettonico, costruito a partire dal 1863, è composto da un quadrilatero sviluppato intorno ad una corte rettangolare, al centro della quale si trova una grande vasca d'acqua e un'alta ciminiera in mattoni eretta nel 1896.
La struttura più antica dell'intero complesso architettonico, con volte a crociera poggianti su pilastri, ospita le collezioni storiche: il nucleo archeologico con frammenti provenienti dall'antico Perù e dalle sepolture dell'Egitto cristianizzato; la produzione tessile dei secoli XIV-XVIII con frammenti provenienti dall'Italia, dall'Europa, dal Medio e dall'Estremo Oriente; la produzione tessile dell'Ottocento e del Novecento con tessuti per abbigliamento e arredamento d'autore (Henry Moore, Giò Ponti, Raoul Dufy), con abiti, ricami, merletti, passamanerie e campionari delle prime fabbriche di Prato; la produzione di tessuti etnici del XIX e XX secolo provenienti da India, Cina, Giappone, Indonesia, America centrale e meridionale.

LORENZO BANCI

Lorenzo Banci nasce a Prato nel 1974 dove vive e lavora. Nel 1999 partecipa, con un'installazione ambientale, al Master d'arte contemporanea della Mercedes-Benz a Montefiridolfi. Principali mostre personali: Lorenzo Banci (testo di Pier Luigi Tazzi), Palazzo Comunale (Prato,1994); Orti di luce (testo di Amnon Barzel), Galleria Sergio Tossi (Firenze, 2003).
lorenzo.banci@postaweb.it

 


Finestre,
videoinstallazione, proiezione e specchio, cm 300x200, 2003

 


SALA CITTA' TESSILE

Sala "Prato Città Tessile"

Il percorso della produzione tessile pratese, che va dal medioevo fino agli anni Novanta del XX secolo, viene illustrato attraverso diverse sezioni che documentano: la produzione del panno in epoca medievale; il periodo preindustriale, dal Rinascimento al Seicento, dalla fine del Settecento, con la produzione dei "berretti alla levantina" (fez), alla prima metà dell' Ottocento con l'introduzione del telaio Jacquard; il periodo compreso tra il 1850 e il 1950 con la produzione del cardato in lana rigenerata o meccanica; il periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale agli anni '90, quando si verifica il passaggio dalla produzione tradizionale al prodotto moda, gli anni in cui vengono introdotte le prime fibre sintetiche e si realizzano tessuti elasticizzati e finte pellicce.

BARBARA CECCATELLI

Barbara Ceccatelli nasce nel 1970 a Prato, dove vive e lavora. Principali personali: 2002: Artube, Tenax, Firenze; B.C., 2003: Galleria FabioParis, Brescia. Collettive: 1999: Carnofficina, Ex-Macelli, Prato; 2000: Puntum, Ex-Macelli, Prato; 2001: Ex-Temporanea, Ex Stazione Leopolda, Firenze; 2003: Networking. Le città della gente, Ex Macelli , Prato; Artissima, Torino.
barbaracccc@libero.it

 


Syntheticalorgy,
peluche, cm. 170x300, 2003

LINKS

www.comune.prato.it/servcom/cultura
www.museodeltessuto.it