Andrea D’Auria
LAD è un artista transdisciplinare nato a Roma, che vive tra Londra e Roma. Dopo aver studiato comunicazione visiva a Roma, si trasferisce a Berlino, dove vive per 6 anni. A Berlino, LAD studia fotografia e lavora come illustratore, fotografo e direttore artistico.
Ludovico Andrea D’Auria incontra la fotografia in un momento di stallo emotivo, causato da alcuni eventi di una vita ai margini, e si rende immediatamente conto del potenziale terapeutico di questa attività. Rifugiandosi in questo nuovo medium, LAD dà sfogo a tutte le sue frustrazioni, emozioni e istinti, liberandosi e abbracciando definitivamente la fotografia e l’arte.
Dopo poco tempo, diventa noto tra i circoli underground della città ed emerge come testimone visivo e rappresentante artistico. Presto inizia a esporre in numerose gallerie e collabora con altri fotografi e gruppi artistici, venendo così accettato e riconosciuto dalla scena artistica di Berlino.L’intero processo di trasformazione è registrato da lui stesso in un progetto fotografico chiamato “Storia dell’arte Universale”, ancora inedito, che getta le basi del linguaggio visivo e del Manifesto artistico di LAD.
Entrando nello studio fotografico “Blender”, inizia a lavorare anche come fotografo di moda. Nello studio Blender fonda un collettivo con cui espone a Parigi, Roma e Berlino.
Nel 2017, torna a Roma per un breve periodo, dove collabora come redattore e fotografo per riviste internazionali come: HighSnobiety, RollingStone e GQ. Nello stesso anno, inizia a lavorare al suo primo prodotto audiovisivo, girando “Un film su Lucone”. Un lavoro che segnerà i suoi anni futuri e lo collegherà profondamente alle questioni sociali, come la salute mentale.
Nell’inverno del 2018, si trasferisce a Londra, dove lavora come fotografo di moda ed editoriale. LAD si avvicina presto alla comunità LGBTQ+ di Londra e abbraccia la loro causa, creando molti progetti e pubblicazioni che vengono pubblicati su vari giornali internazionali, come: Dazed, i-D, Hunger e molti altri. Nel frattempo, continua a esporre le sue opere a Londra, Berlino e Atene.
Ad Atene, inizia a lavorare al suo progetto itinerante “C’è ancora vita su Marte?”. Questa volta, mescola questioni ambientali con filosofie distopiche ispirate da Londra, Atene e la sua città natale, Roma.
Nel 2021, torna a Roma per continuare i suoi progetti personali e la sua esplorazione della comunità LGBTQ, oltre a intraprendere un nuovo percorso creativo focalizzato sui media audiovisivi e sulla narrazione.