RAFFAELLA MENCHETTI
Raffaella Menchetti ha iniziato la propria formazione artista ad Urbino, spostandosi successivamente a Valencia, dove ha intensificato le proprie esperienze partecipando a laboratori e corsi teatrali. Rientrata in Italia, segue i corsi di in Grafica d’arte e si laurea in Nuove Tecnologie per l’arte presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove è stata assistente per due anni alla cattedra del corso di Anatomia Artistica del professor Pierluigi Buglioni. Intanto, continua lo studio teatrale diplomandosi alla scuola di teatro Arsenale. Sin da giovanissima ha costantemente indirizzato i propri interessi verso la ricerca artistica e la sperimentazione, spaziando dalla fotografia ,al video al teatro ed alla figurazione.
In connessione con gli studi, ha svolto un’ intensa attività espositiva, performativa e teatrale sia in Italia (Milano Ex studio di Piero Manzoni performance “identità nascoste”, spazio Oberdan- video “Burning rituals”, La fabbrica del vapore cura ed esposizione della mostra “una matrioska per Cernobyl”, Milano Università statale performer per Marina Abramovich “Counting rice”, partecipa come attrice e creatrice a: Biennale di Venezia Teatro college 2013-2015-2016, Milano teatro Arsenale in “Tardieu”, Milano teatro Barrio’s in “Strias” ) che in campo internazionale(Taipei “Nanhay Gallery”video “Brera trasloca a Taipei” ,Cracovia “Academy of fine arts gallery”video “Rusalki”, Budapest “Mom Gallery”Esposizione collettiva di pittura, Istambul “Mix Gallery” video/performance “Shed Identity", Parigi “Rivoli 59”video installazione“stratificazione d’identità”, Wroclaw attrice in Ubu re“Istituto Grotowski”, Murcia centro Parraga performer e videoartista nel progetto “The Lieder”).
Negli ultimi anni l’artista lavora sulla tematica dell’identità e della realtà vs la finzione utilizzando la transmedialità dei linguaggi artistici in progetti pluridisciplinari. Ad oggi lavora come video artista, perfomer, attrice e regia. Attualmente lavora come regia e performer con Clara Cirera nel progetto teatrale “Realfake”, dedicato al tema della manipolazione mediatica. Parallelamente collabora con L’Archivio Vincenzo Agnetti.