Gemine
Muse torna anche quest'anno ad aprire le porte dei musei italiani
ai giovani artisti in 28 città italiane coinvolgendo nell'insieme
28 musei, 32 critici e 89 artisti.
Tornano in scena le città che creano la rete tra
i soggetti coinvolti nell'iniziativa, i musei che mostrano
le proprie collezioni, i propri spazi mirabili e ricolmi di memorie,
i critici che elaborano le indicazioni e orientano il cimento
dei giovani artisti i quali, a loro volta, stabiliscono
relazioni inedite e stranianti tra le opere, i luoghi, la storia
e i loro linguaggi sperimentali.
La distanza tra il pregio d'antico, la consacrazione storica e
la prova imprevista del giovane artista diventa dunque un terreno
fertile d'incontri dove il caso e le intenzioni dei diversi attori
seminano nuove opportunità e nuovi pensieri creativi. I
musei traggono occasione di aperture stimolanti in grado di gettare
una luce singolare, sorprendente sui propri tesori mentre i giovani
artisti si trovano impegnati in una situazione al di fuori dai
propri codici di riferimento e dunque sollecitati a calarsi nelle
vesti di visitors avvertiti e intraprendenti, chiamati
a inventarsi una lettura, un modo di interpretazione non contemplato
né dalla loro ricerca, né dalle convenzioni museali.
Lo scopo dell'iniziativa è creare un'onda d'urto tra le
due dimensioni che funzioni come propellente per la creatività
non solo dei giovani artisti ma anche del sistema correlato di
istituzioni pubbliche che ruotano intorno al bene d'arte e alla
promozione artistica: la partita tra l'arte del passato e quella
presente si gioca nella casa del padre ma l'iniziativa è
tutta e interamente dell'ultima generazione di artisti.