airin toscani
Sono una giovane artista alla fine del suo percorso universitario presso l’Accademia di Belle Arti di
Bologna. Questi anni hanno contribuito alla mia formazione e sono stati un continuo tentativo di
ricerca a favore di una mia personale identità artistica. Quest’ultima, passo dopo passo, ha sempre
maggiormente prestato interesse verso le relazioni della nostra società, più comunemente definita consumistica e/o Occidentale, con le altre sfere del mondo.
Tappa sicuramente determinante fu la tesi conclusiva del mio percorso di studi triennale svolto sempre presso la suddetta Accademia. Allora posi in relazione il pensiero filosofico orientale (più precisamente gli aspetti legati alla cultura indiana e al pensiero zen) con quello occidentale, concentrandomi sul ruolo dell’artista, che spesso funge da mediatore tra queste due diverse realtà. Il richiamo dell’India, e non solo mi ha sempre accompagnato, anche durante la fase più propedeutica del mio avvicinamento all’arte. Una volta arrivata in accademia ho capito che dovevo pensare quanto questa fascinazione avesse condizionato la mia personalità e perché. Da questa fase del mio percorso artistico nascono una serie di lavori in cui il corpo si fa portavoce di se stesso come identità e realtà presente, mentre la materia che interagisce con esso rappresenta qualcosa di non visibile, la nostra dimensione spirituale, il nostro sentire, l’essenza del nostro essere.
La mia poetica e la mia ricerca artistica hanno sempre abbracciato la differenza culturale
come risorsa per una riflessione sulla dimensione più umana e naturale dell’uomo, un tentativo di riscoperta di quei lati ’originari e universali appartenenti a qualsiasi persona, ma anche un momento per conoscere e cercare di comprendere le diversità che la cultura ci impone nella relazione con ciò che è distante da noi.