Quellacosalì
Quellacosalì
Quellacosalì
tratto da "Infami" di Alfonso Russi
con
Matteo Ciccioli - Voce
Federico Passaro - Contrabbasso
Nicola "Fumo" Frattegiani - Live Electronics
Un treno che parte, una figura si avvicina alle spalle, un tuffo al cuore e una mano che si aggrappa a una spalla. Niente è come sembra. Nei panni di un 359 il mondo si divide in sfumature di colore così tenui da diventare indistinguibili. A volte. Ancora. Un Ufficio impolverato, pieno di scartoffie, di casi purtroppo non ancora risolti. Il viale di casa che si trasforma da luogo familiare a fonte di inquietudine per via di un’auto sospetta parcheggiata. Giardini di una cittadina umbra illuminati dal sole dove, invece di parlare dell’estate che arriva, si esaminano le carte dell’ennesimo illecito a stampo mafioso. La mafia di cui parliamo è quella che infesta il territorio della Calabria e non solo, che ha ramificazioni e connessioni in tutto il mondo, una delle più ricche e pericolose: la ‘ndrangheta. Un’organizzazione che sfugge agli inquirenti per la sua capacità metamorfica, che poggia le sue fondamenta su rituali antichi e radicati, ma che al tempo stesso si destreggia tra holding e finanza online come un qualsiasi agente del mercato mondiale. Quellacosalì è un termine che viene intercettato molto spesso durante le indagini. Un termine che Alfonso conosce bene, che fa parte dei neologismi mafiosi che molto spesso vengono usati per sviare le indagini. Questi ed altri sono i luoghi del ricordo, dove Alfonso ha dato voce agli “infami” dell’antimafia, che ha conosciuto durante la sua esperienza di consulente tecnico presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Un’esperienza durata sei lunghi e intensi anni. Quellacosalì è la voglia di restituire corpo, voce e architetture sonore a sei di questi racconti, che ci fanno attraversare quel fronte sottile che divide la legalità dal resto del mondo.