Paesaggi integrati
Paesaggi integrati
music / audiovisual | 2023
Paesaggi integrati si colloca da qualche parte tra la computer music, la techno e l’elettroacustica. Un LP che intreccia relazioni tra differenti piani e materiali sonori: dettagli di strumenti acustici, elaborazioni concrete del suono, sintesi digitale e paesaggi sonori. Nei brani si sviluppa un gioco dualistico fra strumento acustico campionato e strumento programmato attraverso librerie orchestrali, questo aspetto orienta la produzione verso un suono che si fa cristallino e a tratti iper-realistico. Dallo sviluppo della forma permea un forte interesse per il ritmo e la volontà di decostruire le strutture della club music. Durante le esecuzioni dal vivo, i brani dell'album vengono reinterpretati e associati ad una partitura luminosa, creando un ambiente visivo che interagisce con il suono. Le figurazioni luminose modulano lo spazio architettonico giocando con la percezione. Un percorso sul confine dei generi che si serve dell’integrazione del field recording come strumento per costruire scenari sonori organici utilizzati in opposizione, sovrapposizione e coordinazione al disegno ritmico e agli elementi sintetici.
"Nelle parole del suo autore, sound designer e compositore elettronico cuneese che si esibisce con regolarità in giro in Italia, Europa e non solo, l'album sta al crocevia tra computer music, techno ed elettroacustica ed è costruito con dettagli di strumenti acustici, elaborazioni concrete del suono, sintesi digitale e paesaggi sonori. Come scriveva Giorgio Caproni, che la sapeva molto lunga, "Le parole. Già. Dissolvono l'oggetto." Drizziamo le antenne ai suoni di uccelli di Orizzonte, una sveglia perfetta per una colazione acida. Le scansioni ritmiche mimano balbuzie celesti (Scissione), gli archi di Fare ci portano dritti dritti dalle parti di The Books. Tutto il lavoro è orchestrato con sapienza, l'approccio è sinfonico, oltre alle macchine ascoltiamo sax, corno, clarinetto, violoncello, violino, percussioni e fisarmonica. Illuminanti le fasi sfasate alla Reich alle prese con "No Pussyfooting" di Giona, terapeutica e fedele al titolo Apotropaico22. Un disco che fa stare bene e sorprende per nitore, freschezza, libertà unita al rigore. Strike pieno. Nazim Comunale su Blow Up di ottobre 2023"