Agitu Ideo Gudeta Fellowship – OPEN CALL

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Un progetto di Centrale Fies in collaborazione con Palazzo Grassi–Pinault Collection Venezia e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. 

Scadenza: 4 aprile 2025

L’Open call Agitu Ideo Gudeta Fellowship, si rivolge a soggetti razzializzati, appartenenti a minoranze etniche e/o con background migratorio che si esprimono nell'ambito delle arti performative.

A cura di Barbara Boninsegna (direttrice artistica e founder di Centrale Fies), Simone Frangi (ricercatore, critico e curatore Live Works Free School of Performance), Mackda Ghebremariam Tesfaù (ricercatrice antirazzista), Justin Randolph Thompson (artista, co-fondatore del collettivo curatoriale BHMF/The Recovery Plan).

Comitato di selezione: Bernardo Follini (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), Cecilia Bima (Palazzo Grassi–Pinault Collection Venezia), Barbara Boninsegna e Simone Frangi (Centrale Fies), Mackda Ghebremariam Tesfaù, Justin Randolph Thompson.

L’obiettivo della borsa è quello di creare strumenti utili a contrastare le discriminazioni etno-razziali nel mondo della ricerca artistica performativa, facilitando l’accesso di soggetti razzializzati. Pensata come una forma di affirmative action, la Agitu Idea Gudeta Fellowship non nasce tanto dall’esigenza di favorire la diversità in campo artistico affinché esso rispecchi meglio la realtà sociale, quanto dalla consapevolezza che l’assenza di tale diversità è legata a fattori materiali e simbolici concreti. In questo senso, la Fellowship si propone di fare un passo nella direzione dell’abbattimento di tali barriere. 

Sono ammesse al bando azioni performative di diversa natura, comprese anche sound and new media art, text-based performance, lecture performance, multimedia storytelling, pratiche coreografiche, pratiche relazionali e progetti workshop-based, e altri progetti che mettono in discussione l’idea di performance al di là del corpo.

Criteri di partecipazione:

Possono partecipare al bando persone o collettivi di persone con un legame forte con l’Italia che si identificano in uno o più dei seguenti gruppi: 

  • soggetti razzializzati
  • soggetti appartenenti a minoranze etniche 
  • soggetti con background migratorio

L’open call non richiede la cittadinanza italiana, ma si rivolge a persone nate o cresciute in Italia, riconoscendo un legame con il contesto culturale italiano indipendentemente dallo status giuridico. Possono partecipare dunque anche coloro che sono residenti all’estero e/o con situazioni giuridiche diverse (ad esempio, apolidi o persone con cittadinanze di altri paesi).

L'invito è rivolto anche a persone con formazione artistica da autodidatta, fuori o sulla soglia dei circuiti artistici, e a chi non ha ricevuto un'educazione artistica formale. Il bando non prevede limiti di età, è possibile applicare con un solo progetto. Al bando sono ammessi solo progetti inediti o di lungo periodo che devono essere sviluppati e/o conclusi e di cui la partecipazione all’open call rappresenta un capitolo o il capitolo finale. 

La produzione del progetto performativo avverrà intrecciando diverse tipologie di curatela, dallo sviluppo tecnico all'accompagnamento teorico, attraverso una Free School of Performance composta di studio visit, critical session e reading group. 

Durante le fasi di residenza a Centrale Fies saranno messi a disposizione uno staff di produzione e di curatela per assistere lo sviluppo del progetto selezionato. 

La Fellowship sarà assegnata a progetti artistici individuali o collettivi che parteciperanno al percorso di residenza, ricerca e promozione fornito da Centrale Fies nell’ambito della tredicesima edizione di LIVE WORKS - Free School of Performance. LIVE WORKS è una piattaforma dedicata alle pratiche contemporanee live che contribuiscono all’approfondimento e all’ampliamento della nozione di performance, seguendo l’attuale spostamento del performativo e delle sue cifre.

Il progetto selezionato avrà a disposizione: 

  • una fellowship di 3.000,00 € ; 
  • la partecipazione al Kick Off Seminar nei giorni 18-19-20 luglio 2025, durante il Live Works Summit 2025 (**) ;
  • una residenza individuale di 15 giorni a Centrale Fies ; 
  • una residenza collettiva insieme a tutti i progetti selezionati a Centrale Fies nell’estate 2026 con presentazione delle performance durante il Live Works Summit 2026.

Le performance prodotte saranno presentate nell’estate 2026 a Centrale Fies, durante Live Works Summit 2026. 

Nell’ambito della collaborazione con Palazzo Grassi–Pinault Collection Venezia e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo il progetto potrà essere presentato all’interno delle due istituzioni partner, a seguito della premiere che si terrà a Centrale Fies durante Live Works Summit 2026.

Il progetto verrà selezionato da un comitato composto da Barbara Boninsegna (founder di Centrale Fies), Simone Frangi (ricercatore, critico e curatore Live Works Free School of Performance), Mackda Ghebremariam Tesfaù (ricercatrice antirazzista) e Justin Randolph Thompson (artista, co-fondatore del collettivo curatoriale BHMF/The Recovery Plan) insieme, da questa edizione, a Cecilia Bima (mediazione culturale e ricerca per Palazzo Grassi – Pinault Collection) e Bernardo Follini (senior curator di Fondazione SRR).

Coloro che intendono partecipare all’open call devono compilare online il modulo di partecipazione, cliccando qui

Le candidature dovranno essere inviate entro le ore 24.00 del 4 aprile 2025.

Le candidature che giungeranno dopo il termine non saranno accettate.