PREMIO CULTURA + IMPRESA 2022-2023 - X Edizione
ARTE PUBBLICA, AGENDA 2030, CULTURA D’IMPRESA:
LE NUOVE TENDENZE DEL RAPPORTO TRA CULTURA E IMPRESA
Annunciati i 22 progetti in Short List della X Edizione
leggi il Comunicato Stampa
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ALTRI 14 GIORNI PER CANDIDARSI ALLA X EDIZIONE
DEL PREMIO CULTURA + IMPRESA
Prorogata la deadline del Premio CULTURA + IMPRESA: ci sarà tempo fino alle ore 23.59 del 16 marzo 2023 per inviare la propria candidatura.
Come ogni anno, la partecipazione al Premio è gratuita.
Basterà compilare il form online sulla piattaforma idea360 della Fondazione Italiana Accenture. Per qualsiasi informazione è possibile contattare la Segreteria Organizzativa (premio@culturapiuimpresa.it I 02 8342 2584).
Il Premio nato dalla sinergia tra il Comitato non profit CULTURA + IMPRESA - fondato nel 2013 da Federculture e da The Round Table - in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture e Ales Arte Lavoro e Servizi S.p.A., ha l’obiettivo di selezionare i migliori progetti di Sponsorizzazione e Partnership Culturale, di Produzione Culturale d’Impresa, e di attivazione dell’Art Bonus d’Impresa, valorizzando presenza e ruolo sia dell’Operatore culturale che dell’Impresa che investe in e con la Cultura.
Ma a che punto è la Cultura in Italia?
Il Rapporto Annuale Federculture fornisce una fotografia dettagliata del mondo culturale nel nostro paese. Federculture è nata nel 1997 e oggi è l’associazione che rappresenta le più importanti aziende culturali del Paese, insieme a Regioni, Province, Comuni, e tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nella gestione dei servizi legati alla cultura, al turismo, e al tempo libero.
Ogni anno il volume, attraverso autorevoli contributi e grazie ad un ampio apparato di ricerche inedite, dati e indicatori, descrive l’andamento dei consumi culturali, le tendenze di domanda e offerta, le politiche e le risorse, fornendo un quadro di riferimento ricco di elementi di informazione e valutazione e un’interessante vetrina delle esperienze e dei progetti più innovativi e di successo.
“IMPRESA CULTURA. Lavoro e innovazione: le strategie per crescere” è il titolo del 18° Rapporto Annuale Federculture, presentato a Bologna il 27 febbraio. I dati raccolti nel rapporto parlano chiaro: gli effetti di due anni di pandemia sono stati pesanti. Tra il 2019 e il 2021 c’è stato un preoccupante allontanamento da parte degli italiani dalle attività culturali fuori casa, conseguente al lockdown, alle restrizioni e alle limitazioni alla vita sociale.
Il Covid ha avuto impatti importanti sia in termini di spesa, sia a livello di partecipazione individuale. Nonostante la crescita complessiva della spesa media mensile delle famiglie italiane (+4,7% rispetto al 2019), la spesa in attività ricreative, spettacoli e cultura è quella che si mantiene più lontana dai livelli pre-covid segnando un -22%.
Osservando nel dettaglio, la voce di spesa “servizi ricreativi e culturali”, si nota come ci sia stato un crollo nei settori dello spettacolo dal vivo, cinema, teatri e concerti che segnano un -75%. E non se la cavano molto meglio musei, mostre e affini: in questo caso il calo della spesa delle famiglie è del 26,6%, mentre dal punto di vista della fruizione nell’ambito delle visite a musei e mostre la variazione è del -72%.
Si può affermare che un vero e proprio ciclone si sia abbattuto sul settore, dal quale arrivano negli ultimi mesi segnali di recupero dovuti in particolare alla ripresa del turismo che sta tornando a crescere: nel 2021 rispetto al 2020, si sono registrati un +41% di arrivi e +39% di presenze; nel primo trimestre 2022 sono triplicate entrambe le voci rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (oltre +200%).
Lo scenario post pandemia risulta piuttosto preoccupante, tuttavia è necessario cogliere anche alcuni segnali positivi: il successo delle domeniche gratuite nei musei che in sole tre giornate (maggio-giugno-luglio) hanno riportato nei siti statali oltre 400.000 mila visitatori, o il Salone del Libro di Torino che ha avuto il record di presenze nell’edizione 2022 con più di 168 mila ingressi, ma anche il dato del Bonus Cultura per i diciottenni che, ancora in corso, conta 396.651 registrazioni per un valore di 65,7 milioni di euro che i giovani spendono in libri, concerti, musica, cinema.
Il Ministero della Cultura e il Governo hanno messo in campo risorse poderose: oltre 4 miliardi di euro di interventi e aiuti per fronteggiare l’emergenza sono stati stanziati dalle prime fasi della pandemia a tutto il 2021; il Pnrr per Cultura e Turismo mette in campo 6,68 miliardi di euro. In aumento anche le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo che supera i 400 milioni di euro e il Fondo Cinema che arriva a 746 milioni di euro.
Si registrano, invece, flessioni per quanto riguarda la spesa in cultura delle amministrazioni comunali e provinciali, con i Comuni che per il settore impegnano 1,9 miliardi di euro circa, -7,4% sul 2019, e le Province 56 milioni, -34%. Sul versante delle risorse private, l'Art Bonus si conferma il principale strumento di sostegno al settore culturale anche durante gli anni della pandemia. Nel dicembre 2021, le erogazioni liberali a livello nazionale hanno raggiunto i 663,3 milioni di euro per lo più frutto di donazioni da parte di Imprese (46%) e di Enti (49%), per il 5% da parte di persone fisiche.
Anche nei primi mesi del 2022, l'ultima rilevazione risale a maggio, gli importi sono in crescita e hanno raggiunto i 681,5 milioni di euro. Meno positivo il quadro delle erogazioni da parte delle Fondazioni Bancarie al settore arte, attività e beni culturali che, sebbene rimanga il principale ambito di destinazione delle risorse ricevendo il 23% delle erogazioni, nel 2020 (ultimi dati disponibili) ha avuto risorse per 220 milioni, l'8,4% in meno rispetto all'anno precedente, che peraltro già vedeva un calo del 6% sul 2018.
«Stiamo affrontando anni impegnativi – ha affermato il presidente di Federculture Andrea Cancellato – che sollecitano risposte e scelte né scontate, né casuali, né superficiali. Per questo oggi è necessario un intervento “drastico” e “incisivo” per la ripresa del consumo e della partecipazione culturale delle famiglie, anche con interventi di “emergenza” che possono essere avviati in via provvisoria come la detrazione fiscale dei titoli di ingresso a mostre, concerti, cinema, ecc. Allo stesso modo servono interventi di sistema sul regime Iva per i prodotti culturali e incentivi agli investimenti nel settore.
Prorogate le candidature al Premio CULTURA + IMPRESA 2022-2023, ora possibili fino al 16 marzo 2023!
Tutte le informazioni sulla Piattaforma Idea360 - sviluppata in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture.
Si ricorda che anche quest'anno la partecipazione al Premio è gratuita.
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Contatti
Segreteria organizzativa del Premio CULTURA + IMPRESA
CULTURA + IMPRESA – Comitato non profit
Milano – Italy
Tel: 0283422584
premio@culturapiuimpresa.it