Emanuele Di Spirito

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Emanuele
Di Spirito
Città
Centola
Nazione di nascita
italia
Provincia
Salerno
Età
33
Profilo

Emanuele Di Spirito è un pittore, scultore, illustratore, character design, digital artist e scrittore nel tempo libero che Attualmente lavora a Roma, a Cosenza e in provicia di Salerno.

Nato a Cosenza il 13 febbraio 1991, trascorre la sua prima infanzia in Calabria per poi trasferirsi in Campania,  a Centola, in provincia di Salerno. Da giovanissimo, grazie alla passione della madre per la musica è il canto, debutta per il concorso canoro "La bottega della fantasia", organizzato nel vicino comune di Pisciotta, vincendo il secondo posto in classifica, cosa che lo porterà alle selezioni dello Zecchino D'oro del 1998 a Bologna. Nello stesso periodo partecipa al coro organizzato dal Vaticano ed ad un incontro con Giovanni Paolo II per interpretrare la celebre poesia del papa, "Non abbiate paura", tradotta successivamente in canzone. Travolto da ogni tipo di interesse e passione fù molto predisposto al disegno e alla poesia, battendo le sue prime righe a macchina nell'ufficio del padre quando usciva per lavoro e scarabocchiando i suoi primi fogli a scuola durante le lezioni di matematica.  

Negli anni della maturità viene inserito nella raccolta "Poesie Palinuro" e partecipa al concorso  di Poesia "Artisti in erba", indetto dal borgo antico di S.Severino, nel comune di Centola.

Successivamente frequenterà il Liceo Artistico di Salerno partecipando a numerose iniziative; Frequenta in questa occasione attività extra-curriculari apprendendo l'arte dell'incisione calcografica, le tecniche dell'acquarello e della fotografia. Nel 2009, grazie all'apprendistato della calcografia ha occasione di esporre una stampa in una mostra collettiva con altri studenti alla galleria principale di Cava Dè Tirreni, per il progetto "La metropoli". Nel 2010, vince il premio creatività al concorso di poesia "Il saggio", indetto dalla città di Eboli. Parallelo al liceo Artistico frequenta un corso di ceramica privato presso il laboratorio di ceramica inglese "Smith"collaborando per la fase di decorazione. Nello stesso anno si dedica a rappresentare una piccola scenografia teatrale per il comune di Centola in occasione dell'organizzazione della recita annuale, presentando due pannelli rettangolari che fungevano da scenario ottocentesco. Nel 2011 si trasferisce a Roma e si iscrive presso la Scuola internazionale di Comics all'indirizzo di illustrazione. Da qui in poi l'artista avanza acquisendo una maggiore consapevolezza dell'arte figurativa e digitale, riconoscendo in questa disciplina un identità strettamente personale.

Da questo percorso triennale derivano diverse tappe; l'acquisizione delle tecniche ed il loro perfezionamento verso la personalizzazione è all'ordine del giorno. Studia le tecniche pittoriche legate al realismo, studia la prospettiva, studia nozioni di editoria e di grafica compiendo diversi loghi ed insegne pubblicitarie per privati, e dedicandosi a personali studi di vignette e fumetti e storyboard. Nel 2013, tramite l'accademia frequenta un seminario di cianotipia, approfondisce la conoscenza sulle tecniche di stampa fotografica ed i metodi di rilegatura artigianale. Nel 2014, ultimo anno di studio, ha occasione di partecipare a vari concorsi di illustrazione proposti dalla sede didattica, a marzo dello stesso anno infatti propone le sue illustrazioni all'autore inglese Trahair per il progetto editoriale "The pearls of juggling" (libro guida per la giocoleria, tradotto anche in italiano, e ottiene la sua prima pubblicazione. Lavora intanto ad altre idee, affascinato dalla meccanica futuristica realizza diverse proposte nel campo del design fantascientifico, lavora a progetti personali ed idee per l'organizzazione del futuro, la realizzazione di macchine, droni e protesi, ricostruendo, attraverso illustrazioni descrittive, un vortice dove realtà e fantasia si fondono senza problemi.   

Attualmente Emanuele si occupa di numerosi progetti personali, che mirano ad una conclusione nell'ambito editoriale, le sue energie si concetrano sull'importanza della collaborazione che c'è fra la scrittura è l'arte figurativa, che da sempre dimostrano uno splendido legame complementare per comunicare al meglio fatti curiosi e morali entusiasmanti, quanto deprimenti. La ricerca verso i fatti vecchi, dove realtà e magia si incontrano senza scontrarsi, l'imedesimazione dell'antico e il significativo bilancio di paragone che ci è possibile sfruttare, la voglia di eliminare ogni sigillo del mistero, il bisogno di assorbire la curiosità che suscita la longevità. Tutto sfocia sempre di più verso la caratterizzazione di uno scopo perseguito da sempre, unico quanto incredibile ed introvabile, fin dagli albori dei tempi, la verità. Uno scopo che forse era molto più chiaro all'inizio di quanto lo possa essere adesso; come nascere sopra un albero che cresce così tanto da non permetterti di vedere la pianta che parte dal suolo. Uno scopo che ha spinto l'artista ad approfonditi studi di storia dell'arte, mitologia ed antropologia. La ricerca filosofica però acquista una maggiore consapevolezza soltanto quando viene compiuta a trecentosessanta gradi, tutto e nullo se non si conosce il fetido fango quanto la carta più pregiata; E' questa disattenzione quasi volontaria che sà imprigionare nello stereotipo, condizione dalla quale l'arte, in quanto forma di espressione libera vuole e deve fuggire. Nella produzione spesso caotica di Emanuele Di Spirito sono proposti punti che racchiudono l'essenzialità, un tentativo di congiungere il simbolo antico con quello moderno. La linea parla attraverso la forma primordiale, che si rivela efficace al raggiungimento di un intuito assoluto, una sorta di linguaggio capito per sempre e da tutti, comunicare al di là della cultura di provenienza, essere consapevole con le linee, semplici nel tratto e frastagliate nel significato...