Emanuele Marchetti
Attualmente studio e lavoro tra Milano e Roma. I miei interessi nel tempo stanno mutando verso una forma meno categorizzante di teatro, con questo intendo che auspico e credo nell’abbandono del concetto d’un teatro legato a un luogo, un testo, a uno stile unico e chiuso. Pertanto la mia presunta ricerca, che pone le sue basi nel confronto e nello scambio, si estende a tutte le arti con l’aspirazione che queste convivano anche azzuffandosi ‘crudelmente’ sulla scena, per la scena, per noi.
Alla luce di questa speranza ballerina, rimane fissa in me un’unica certezza non derivante da ciò che sono o da quello che diventerò, bensì da ciò che sento ora di poter essere, di poter donare.
Mi auguro di incontrare (e perché no!) grazie alla Via-CV, chi condivida un simile approccio non soltanto come puro pensiero estetico, ma come l’unico modo di vivere e fare teatro.
Nell’ultimo anno, accanto a nuove esperienze registiche, con il mio gruppo ho realizzato uno spettacolo di poesia in forma concertistica che ha previsto un uso scenografico della musica. “L’ora dell’alt” rimane uno dei miei più caratteristici e principali lavori, progetto che vede l’imprescindibile collaborazione del poeta e scrittore Sacha Piersanti.
Sono attualmente attivo nel teatro di prosa, ma questo non mi impedisce di portare avanti i miei progetti per indagare sempre più a fondo me e il mondo e per conoscere nuovo artisti, magari con più esperienza, con cui potermi confrontare, attingere nuove idee o lavorare a nuovi progetti.