(co)-dep
(co)-dep
(co)-dep è uno spazio di transizione, proprio come un porto, e vuole promuovere “l’ascoltare” invece del
“sentire,” permettendo inoltre alle persone di abbandonare la confusione della vita quotidiana interagendo
con persone che non hanno mai incontrato prima.
Il padiglione, formalmente ispirato agli edifici industriali storici del Porto Vecchio, si basa sul concetto
architettonico italiano della “corte” per creare uno spazio di dialogo a cui si accede da due stanze “di ascolto”
adiacenti (dependance). Le persone sono invitate ad entrare nella struttura e, due alla volta, occupano
nella zona centrale del “cortile”, per parlare apertamente di tutto ciò che desiderano. Un albero, posto al
centro del padiglione e rappresentativo della vita e della crescita, oscura i volti di coloro che dialogano.
Due coni metallici, collegati a tubi metallici che scorrono sotto la struttura, catturano la conversazione di
coloro i quali sono nel “cortile” e la trasmettono alle “sale d’ascolto”, tuttavia, consentendo a coloro i quali
siano in questi spazi di sentire solamente la voce del persona che non hanno visto entrare nell’area di
discussione. Consentendo alle persone di sviluppare una strategia per discutere apertamente di argomenti
stimolanti ed allo stesso tempo culturalmente complessi, questa situazione di “demi-dialogue,” poetica e
quasi surreale, mira a provocare un pensiero critico e individuale nelle persone, che saranno esposte a
una serie di narrazioni dalla vita delle persone che potrebbero non aver mai sentito prima d’ora. Inoltre, il
progetto mira a consentire alle persone di diventare più propense al risk-taking e impegnate con questioni
di competenza culturale, ridefinendo il significato di “cultura” e riaccendendo la fiamma del voler sapere di
più su coloro i quali che sono istintivamente etichettati come “altri” o “diversi.”
(co)-dep è un progetto realizzato per il concorso di idee "H/C: Harbour of Cultures" promosso dall'associazione TriesteContemporanea.
Il progetto completo, compresi i disegni tecnici, può essere visualizzato qui: enricogiori.com/harbour-for-cultures