E0BSY17V0
E0BSY17V0
3 pannelli 53x53x5cm, installati lungo una linea.
Data: 2017
Materiali: resina epossidica e graniglia di quarzo colorato
DESCRIZIONE
È una scultura fatta per essere osservata e toccata, che assomigliando ad un linguaggio Braille confuso, riflette sulle differenze tra Pittura e Scultura. La Pittura, mediante colori e toni, finge luci ed ombre. Per la Pittura, un muro bianco, non è veramente bianco, ma è composto ad esempio da diversi bianchi e grigi. La Scultura, invece, non finge luci ed ombre. Essendo essa stessa un corpo ed abitando lo stesso nostro spazio, vive nella luce e genera ombre. Una scultura esiste anche senza la luce che la illumini e può essere incontrata anche da chi non può vedere. E0BSY17V0D è un trittico che riflette su quello che è lo spazio dell’illusione e quello che è lo spazio reale. Ogni pannello è monocromo. Avendo però la superficie solcata da pieni e vuoti, da spazi concavi e convessi, stando nella luce mostra un’intera gamma di toni e colori. Partendo da un macrocosmo quadrato, tramite due “strade” formate da soli elementi convessi, ogni pannello è visivamente suddiviso in 4 rettangoli. Ognuno di questi, poi, è suddiviso in zone, in aree, come un frattale. Piccoli spazi concavi e convessi descrivono una topografia caotica. Gli occhi vagano confusi cercando una regola, suddividendo l’insieme in insiemi. L’unico modo per risolvere il caos è tramite il tatto, il vedere come chi non vede, comprendendo che ogni pannello, per quanto suddiviso, resta pur sempre un corpo solo.
I colori e la possibilità di essere toccata anche da chi non vede per la VISIBILITÀ
La disposizione in file ordinate per la COERENZA
Tre elementi solcati da una moltitudine di "pallini" per la MOLTEPLICITÀ
Il quadrato e i cerchi per l'ESATTEZZA
La trasformazione da concavo a convesso per la RAPIDITÀ
La voglia di giocare e toccare come LEGGEREZZA