Federica De Meo
Federica De Meo è nata a Napoli nel 1989, dove attualmente vive e lavora.
Sin dalla tenera età dimostra un grande interesse per la fotografia, alla quale si avvicina maggiormente durante gli anni del liceo, quando i suoi genitori le regalano la sua prima vera macchina fotografica.
Nel 2009 s’iscrive al corso di Nuove Tecnologie per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, laureandovisi poi con 110 e lode, ma intraprende da subito la strada della fotografia analogica, sentendosi lontana dal mondo delle nuove tecnologie. L’amore per la camera oscura e la sua continua ricerca delle sensazioni primordiali legate alla fotografia fanno si che il suo percorso formativo continui con il conseguimento della laurea magistrale, nel 2015, in Fotografia come Linguaggio Artistico presso la medesima Accademia, con una votazione di 110 e lode e dignità di pubblicazione della tesi.
La sua ricerca si incentra principalmente sull’analisi della propria interiorità mediante la memoria, inizialmente della propria famiglia, e successivamente della propria vita, scavando a fondo in momenti di dolore e rielaborandoli in chiave artistica grazie alle potenzialità dei Sali d’argento.
La pellicola gioca infatti un ruolo importante per la sua fotografia, in quanto partecipa attivamente alla realizzazione delle opere, in cui è fondamentale la componente di casualità data dalla reazione della materia fotosensibile agli stimoli dell’artista.
Ha esposto in diverse collettive, tra cui ricordiamo “In the beginning…”, presso la galleria Largo Baracche (Napoli, Italia), la 4ª Biennale dei Giovani Fotografi Italiani, presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore (Bibbiena, Italia), “Chiaja in Arte”, a cura del Consorzio Chiaja, Rotary Club e Accademia di Belle Arti di Napoli, o la più recente “Universi Fotografici”, presso l’associazione culturale “MA” (Napoli), a cura di Marco Zagaria.
Ha inoltre partecipato con alcune fotografie, nel 2014, alla realizzazione dello spettacolo “Per oggi non si cade”, di Manlio Santanelli, regia di Fabio Cocifoglia, coproduzione Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Soc. Coop. Le Nuvole, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Napoli, Centro di produzione Rai di Napoli
