GIOVANE FOTOGRAFIA ITALIANA#12 | PREMIO LUIGI GHIRRI 2025

I NOMI DEGLI ARTISTI UNDER 35 CHE ESPORRANNO DAL 24 APRILE A REGGIO
EMILIA IN OCCASIONE DELLA 12ESIMA EDIZIONE DI GIOVANE FOTOGRAFIA
ITALIANA E CHE SI CONTENDERANNO IL PREMIO LUIGI GHIRRI, IN
CONCOMITANZA CON IL FESTIVAL FOTOGRAFIA EUROPEA
Si tratta di Daniele Cimaglia e Giuseppe Odore, Rosa Lacavalla, Sara Lepore, Grace
Martella, Erdiola Kanda Mustafaj,Serena Radicioli e Davide Sartori che si sono
confrontati con il tema Unire/Bridging
La dodicesima edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri, open call promossa dal Comune di Reggio Emilia, in partnership con alcuni festival internazionali, si avvicina e come ogni anno offre una ricognizione importante sullo stato della fotografia contemporanea in Italia.
Nelle scorse settimane una giuria internazionale composta da: Danit Ariel per Photoworks Festival, Krzysztof Candrowics per Fotofestiwal Lodz, Femke Rotteveel per Fotodok. oltre ai e i curatori di Giovane Fotografia Italiana Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, ha selezionato – tra le oltre 262 candidature pervenute – i sette progetti finalisti che saranno esposti in una mostra collettiva Unire / Bridging, a Palazzo dei Musei, in concomitanza con il Festival Fotografia Europea in programma a Reggio Emilia dal 24 aprile all’ 8 giugno 2025.
Gli artisti under 35 selezionati della dodicesima edizione dell’open call di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri 2025 sono Daniele Cimaglia (Roma, 1994), Giuseppe Odore (Pompei,1995), Davide Sartori (Gallarate, Milano,1995), Erdiola Kanda Mustafaj (Elbasan, Albania, 1992), Grace Martella (Tricase, Lecce, 2006), Rosa Lacavalla (Barletta, 1993), Sara Lepore (Carpi, Modena, 1999), Serena Radicioli (Latina, 1997) e offrono 7 diversi percorsi espositivi, su come le immagini possano agire da “ponti”. Unire/Bridging invita a una riflessione su come le immagini possano svolgere una funzione di collegamento, di avvicinamento, di dialogo e anche di cura nei confronti del mondo esterno. Non solo tra il fotografo e il soggetto, ma anche tra l’immagine e lo spettatore, per diventare un luogo e uno spazio di solidarietà.
Con il progetto Non sei più tornato Serena Radicioli, attraverso le sue fotografie e immagini d’archivio pubbliche e familiari, cerca di colmare il vuoto di un grave lutto personale legato a un fatto di cronaca nera e dopo anni avvolto ancora nel silenzio. Pasqyra e Lëndës (Sommario) di Erdiola Kanda Mustafaj è un progetto sul tema dell’esilio, composto da immagini frammentarie, presentato come una metafora che invita lo spettatore a riflettere sulla circolarità del tempo e della storia attraverso l'intimità di un paesaggio complesso e meditativo. La Festa dell'Equatore di Rosa Lacavalla si focalizza su rituali antichi e contemporanei di attraversamento di confini immaginari per creare una metafora della ricerca da parte dell'umanità di un punto d'incontro, intrecciando storie familiari e narrazioni contemporanee fondendo realtà e sogno. Con The shape of your eyes, other things I wouldn’t know Davide Sartori prende spunto da aspetti della storia familiare per interrogarsi sul ruolo svolto tradizionalmente dalla figura paterna e sulla sua relazione con il lavoro esercitato, confrontandosi direttamente con il proprio padre.
Memorie del transitare di Grace Martella è un progetto visivo che indaga in modo intimo e personale il percorso di affermazione di genere di cui l’autrice fa esperienza, cercando di restituirne la complessità nello spazio e nel tempo oltre gli stereotipi visivi e narrativi. Ingrediente pentru un tort de miere, cu dragoste di Sara Lepore esplora un’identità familiare frammentata e riflette sul ruolo della lingua, al tempo stesso barriera e ponte, recuperando frammenti del proprio patrimonio attraverso gesti e rituali per ristabilire legami interrotti nel tempo. La Dote di Latera di Daniele Cimaglia e Giuseppe Odore è un progetto di arte partecipativa che attraverso le storie degli abitanti di un comune della Tuscia e il loro coinvolgimento attivo mostra come la cultura materiale tradizionale possa ispirare risposte sostenibili nel presente.
I sette finalisti, oltre a prendere parte alla mostra collettiva, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, a Palazzo dei Musei a Reggio Emilia durante il Festival Fotografia Europea (24 aprile – 8 giugno), si contenderanno il premio Luigi Ghirri del valore di 4.000 euro, che sarà attribuito al progetto ritenuto migliore dalla giuria.
Giovane Fotografia Italiana offre anche altre importanti opportunità. Con la menzione “Nuove Traiettorie. GFI a Stoccolma”, uno degli artisti selezionati tra i sette finalisti avrà la possibilità di vivere un periodo di studio e ricerca, durante il quale dovrà sviluppare un progetto artistico che verrà poi esposto in una mostra curata dallo stesso istituto. Inoltre, uno dei finalisti avrà l’opportunità di avere una borsa di studio per partecipare al programma di letture portfolio Photo-Match di Fotofestiwal Łódź.
Giovane Fotografia Italiana #12 | Premio Luigi Ghirri 2025 è realizzata grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna. Promossa da Comune di Reggio Emilia in partnership con Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e Triennale Milano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea, Fotodok, Utrecht, Fotofestiwal, Łódz; Photoworks, Brighton. Con il contributo di Reire srl. Sponsor Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Reggio Emilia.
Per maggiori informazioni clicca qui.

© Daniele Cimaglia e Giuseppe Odore

© Davide Sartori

© Erdiola Kanda Mustafaj

© Grace Martella

© Rosa Lacavalla

© Sara Lepore

© Serena Radicioli