Andrea Galiazzo

Andrea Galiazzo

Destinazione

Gent - Belgium

Periodo
-
Partito
Il progetto (e info su ente)

La performance intitolata “Inky Way” consiste in una serie di conversazioni individuali con i visitatori della mostra “The Bottom Line” presso il prestigioso museo S.M.A.K. di Gent. Il lavoro è motivato dall’intento di attuare uno scambio nel quale l’artista, cosi come il visitatore, offre e riceve al contempo. Per ogni persona incontrata, un disegno automatico viene realizzato sul palmo della loro mano per mezzo di pennarelli lavabili. Durante l’esecuzione di questo disegno viene loro raccontata la storia del lavoro, le sue origini e le intenzioni che lo motivano.

In seguito a questa iniziazione, il visitatore diventa parte di una comunità effimera i cui membri, riconoscibili grazie alla presenza temporanea del disegno sul palmo della mano, sono al contempo supporto materiale del lavoro e corresponsabili del processo di attribuzione e circolazione del suo significato. Questo lavoro attua una riflessione sul ruolo dell’educazione e su come questa influisca in modo determinante sulla formazione, sull’interpretazione e sulla circolazione delle idee che sottendono l’attività artistica.

ENTE INVITANTE

Il S.M.A.K. è un museo d'arte contemporanea di Gand. Ha una vasta collezione internazionale di quasi 2000 opere d'arte, tra cui alcuni di artisti importanti come Joseph Beuys, Panamarenko e Marcel Broodthaers, così come una collezione di arte povera.

Intervista

di Valeria Lacarra

Andrea, parlami del tuo progetto. Com’è nato?

Ho cominciato a esplorare, l'idea dell'origine del lavoro dell'artista, in seguito al recente ritrovamento dei miei disegni d'infanzia. Con questi disegni, appesi al muro in ordine cronologico, ho inizialmente composto "Drawings by the Artist as a Child". Una successiva installazione, "Drawing by the Artist as a Child as a Man", riproduceva la precedente, questa volta con copie realizzate a mano libera. "Drawing by the Artist as a Child as a Man as Somebody Else" prevedeva infine la realizzazione di una terza versione di quei disegni, realizzata dal pubblico sulla base delle mie copie recenti. Le dinamiche legate alla produzione, alla presentazione e alla circolazione delle tre versioni dei miei disegni d'infanzia mi hanno permesso di esplorare le influenze reciproche fra ambiti tradizionalmente distinti; espressione e concettualizzazione, ingenuità infantile e capacità critica, ricordi personali e riflessioni su nozioni fondamentali della storia dell'arte, quali autenticità, originalità,autorialità.

L'idea della performance Inky Way è nata da una scoperta fortuita, avvenuta mentre realizzavo le riproduzioni per "Drawings by the Artst as a Child as a Man". Ho notato che alla fine della giornata le mie dite presentavano delle macchie di inchiostro. Un giorno ho continuato quel disegno accidentale, fino a riempire tutta la mano.

Cosa ti aspetti da questa residenza in Belgio e dalla collaborazione con S.M.A.K?   

Presso il museo SMAK di Gent mi aspetto di trovare le condizioni ideali per portare avanti il mio progetto nel migliore dei modi: un supporto tecnico, logistico e promozionale, il confronto critico con gli addetti ai lavori, la cornice istituzionale che un'istituzione sci importante può' offrire e un pubblico interessato e reattivo. Non credo sia saggio aspettarsi di più, il resto dipenderà da me e dalle circostanze.