Luca Trevisani

Luca Trevisani

Destinazione

MADRID - Spain

Periodo
-
Tornato
Il progetto (e info su ente)

Grand Hotel et des Palmes è un progetto che prende in esame le proprietà strutturali della visione e il suo rapporto problematico con la realtà, e si sviluppa attraverso diversi mezzi, quali erbari antichi, foglie di piante tropicali, la fotografia di moda e la mineralogia.

Il progetto esamina la nostra comprensione del mondo attraverso la sua riduzione in immagini, prendendo spunto dall’Hotel di Palermo dove venne trovato il corpo senza vita di Raymond Roussel, e sono proprio la libertà espressiva espressiva e l’immaginario dello scrittore francese ad indicare la via a tutto il progetto.

Il progetto culmina nella mostra che l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid a partire da febbraio, le opere in mostra sono tutte frutto di un lavoro di ricerca durato molti mesi e sono divise in due gruppi. Una prima serie comprende della stampe digitali realizzate direttamente su foglie di piante tropicali essiccate.

La seconda serie di opere è realizzata stampando immagini di un erbario Settecentesco su abiti, fatti indossare da performer, danzatori e coreografi di fama internazionale.

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Ente invitante

Istituto Italiano di Cultura di Madrid - Organismo ufficiale dello Stato italiano, ha quale obiettivo quello di promuovere e di diffondere la lingua e la cultura italiana in Spagna attraverso l'organizzazione di eventi culturali per favorire la circolazione delle idee, delle arti e delle scienze.

www.iicmadrid.esteri.it/IIC_Madrid

Intervista

di Virginia Giustetto

Immaginate che, per un momento, si rompano le gerarchie tra uomo e natura; che regno vegetale e regno minerale tornino, contro ogni previsione, alla ribalta, nel bel mezzo della scena. Ecco: se in questi giorni vi trovate a Madrid, nell’Istituto italiano di Cultura, allora non si tratterà solo di una bella intuizione, bensì di una vera e propria mostra, costruita sull’idea che il rapporto tra individuo e realtà sia perlopiù sensoriale. Se siete di passaggio, se vi fermate intenzionalmente, allora vi imbatterete nel progetto Grand Hotel et des Palmes e, di conseguenza, con chi l’ha ideato, Luca Trevisani. Luca, classe 1979, per molti anni ha fatto sculture, prima di gonfiarle in installazioni che ne ospitassero il corpo. Ora fa anche film, che definisce più o meno brevi, oltre a tante altre cose.

Grand Hotel et des Palmes è un progetto espositivo che prende in esame le proprietà strutturali della visione e il suo rapporto problematico con la realtà. Alla base di tutto c’è l’idea che l’uomo pensi molto di più con gli strumenti forniti dalla cultura piuttosto che con il proprio corpo, “finendo”, come tu scrivi “per limitare le proprie possibilità e riducendo la diversità e la scoperta del mondo”. In che modo il corpo sarà protagonista della mostra?

C’è il corpo dello spettatore che osserva e quello piatto delle piante schiacciate in un erbario, che poi sono riportate a nuova tridimensionalità grazie ai corpi di performer, coreografi e danzatori. C’è il corpo tridimensionale reso immagine e l’immagine resa di nuovo soma. Grand Hotel et des Palmes è una mostra erotica, celebra i sensi e il mondo, di cui ha fame.

A proposito del nome, Grand Hotel et des Palmes è un omaggio all’hotel di Palermo in cui venne trovato morto Raymond Roussel per overdose di barbiturici. Cosa lega il tuo progetto di ricerca allo scrittore francese?

Locus Solus e Impressioni d’Africa sono libri frutto di uno sguardo curioso e libero, animati da invenzioni presurrealiste e mescolamenti inconsueti tra organico e biologico, sempre in bilico tra desiderio e realtà, tra l’amore per l’esotico e il suo fraintendimento, tra la fuga dal reale e lo sguardo antropologico. Raymond Roussel è parte integrante dell’anima di questi nuovi lavori che porto a Madrid, e l’hotel di Palermo, dimenticato dalla storia, è stato un altro potente riferimento per me. Sarebbe bello che le opere potessero, un giorno, essere esposte proprio lì.

Come hai conosciuto l’Istituto italiano di Cultura di Madrid e come è nata la collaborazione?

L’istituto contattò la mia galleria dopo aver visto le opere alla fiera di Arco, l’anno scorso.

Quali saranno i principali esiti dell’esperienza? È in progetto di portare la mostra in Italia?

La mostra di Madrid cambierà forma, pelle, ma non sostanza, e viaggerà, sì che viaggerà. A giugno, ad esempio, sarà al Museo di Castelbuono, a Palermo. Ed è solo l’inizio!

Resoconto

Cosa posso dire? La mostra è riuscita nel suo intento. Volevo allestire un ragionamento sviluppato per immagini che fosse secco, leggero, ma con piccoli e minimi momenti di meraviglia. E la risposta del pubblico è stata numerosa, specie grazie alla concomitanza di Arco, la fiera internazionale d'arte di Madrid, che ha portato molte persone e molti addetti ai lavori a visitare le sale dell'Istituto Italiano di Cultura.

Nei prossimi mesi la mostra, cambiando leggermente pelle (e qualche opera) si sposterà al Museo di Castelbuono, a Palermo. Insomma, il lavoro è ancora in fieri e la tappa di Madrid è stata la prima e la più sostanziosa di una serie di mostre e opere che dedicherò al rapporto tra mondo vegetale, paesaggio, e sguardo antropocentrico. Sono soddisfatto!

di Luca Trevisani