Amore Profano

Amore Profano

Odette Scapin

 

In Anima e Corpo – Amore Profano” 2014, cm102x72

Tecnica tratteggio a grafite e pastelli su carta ecologica da scarti agroindustriali

 

L'opera si rifà al mito di Galatea e Aci.

Il mito narra che Galatea fosse innamorata di Aci, un giovane bellissimo, e che il ciclope Polifemo invidioso del giovane e a sua volta innamorato della ninfa, un giorno avesse cercato di attirarla con il suono del suo flauto. Non essendo riuscito nel suo intento, sorpresa la coppia di amanti, scagliò infuriato un enorme masso che raggiunse, uccidendolo, Aci.

I due innamorati, raffigurati nella grotta un attimo prima del loro tragico destino ,sono immersi in un goloso paradiso di fragole e fiori multicolore. Così appare ed è la vita quando si è immersi nell'amore. Tutto è meravigliosamente sfavillante e turgido, una glassatura di piacere su tutte le cose. Ciascun fiore e colore rappresentano specifici centri energetici dell'essere umano chiamati chakras, letteralmente “vortici energetici”. Nella dimensione dell'amore terreno più puro vi è una connessione diretta col divino e l'energia che circonda gli amanti sembra renderli eternamente presenti, inviolabili.

Fra gli animali testimoni il ragno tesse la trama, il serpente attende una nuova conoscenza. Una rana silenziosamente osserva ogni cosa mentre la rondine canta forte nel tentativo di risvegliare la consapevolezza degli amanti.

Nella foresta verde il volo delle Ara blu e rosse annunciano il destino che sta per compiersi e accompagneranno lo spirito di Aci nel nuovo viaggio.