Suonatore di launeddas
Suonatore di launeddas
Si deve andare con la mente nel XIX secolo per dare una significativa citazione iconografica delle launeddas.
Infatti é l’epoca di un’antropologia “curiosa” e descrittiva , quella dei “viaggiatori”, cui società civile sarda offriva lo spettacolo insolito o inedito delle sue vesti cerimoniali, delle sue feste della struttura fortemente rituale, del suo speciale rapporto con la morte, con la lotta. La vita solo apparentemente semplice della Sardegna, con il suo quoziente altissimo di imprevisto antropologico, esigeva un’attenzione speciale, vicina ma distinta rispetto alle rappresentazioni di uomini e ambienti dell’indefinito ma molto narrato Oriente e dei mitici territori africani.
In questo periodo storico antico ho tratto la mia ispirazione su un strumento musicale che prima non esisteva.
La launedda (singolare di launeddas ) è una canna comune munita di ancia sottilissima, pure di canna innestata alla prima, sulla quale è tagliata a tre centimetri dal nodo una linguetta. Sopra questa linguetta è applicata una pallottolina di cera che, riscaldandola si fa scorrere su e giù per ottenere il perfetto accordo con le altre due launeddas unite alla prima , degradanti in ordine di lunghezza, grossezza e tono.
Questo stupendo strumento è una specialità dei paesi del campidano, nelle altre regioni di Sardegna sono sconosciute. Questa rarità mi ha dato la giusta carica e ispirazione per la mia opera, per far si che non si dimentichi questo straordinario strumento tradizionale sardo.
- Dimensioni30 x 30 cm
- Soggetto:Scene
- Tecnica:olio su sughero
- Disponibilità:Disponibile