Siamo tutti figli della Terra d'A.mare

Siamo tutti figli della Terra d'A.mare

Il tema della tradizione, della protezione della memoria di un territorio e della tutela dell’umanità vuole essere lo spunto concettuale e simbolico per presentare il proprio lavoro e la propria iniziativa d’arte pubblica e memoria partecipata. L’opera “Frutti d’a.mare” vuole mandare un messaggio inequivocabile: “Siamo tutti frutti del mare e della terra”.

Le tre donne sono liberamente ispirate dalle donne che hanno animato le vicende epiche dell’Iliade e dell’Odissea: da sinistra, la Sirena, Penelope ed Elena di Troia. Epiche sono le loro vicende seppur sempre in ombra le loro storie. In quest’opera ho voluto dare risalto alle loro storie, vicende di donne e di gente comune, donne che sono rimaste ad aspettare, che con il loro canto hanno accompagnato a-mare marinai, pirati ed esploratori, donne che hanno amato e sono state amate, donne che sono rimaste, a prendersi cura della terra e a raccoglierne i frutti e a seminarne di nuovi.

Le donne raffigurano in oltre il mare (la Sirena), la terra (Elena) e l’incontra tra le due (Penelope, sospesa tra la sua terra e lo sguardo rivolto al mare, in attesa del ritorno del suo amato), un simbolo di rispetto per l’ambiente e di legame sociale.

Frutti d’ a.mare è un’opera pubblica a guardia e cura di coloro che la abiteranno e la attraverseranno, della terra e del mare che da sempre abbraccia gli abitanti di Lavagna tra vita, tradizione e memoria.