Mariachiara Falcomatà

Reggio Calabria, 1998. Artista visiva ed educatrice museale. All’interno della sua ricerca artistica la natura è vista come modalità di oggettivazione del mondo. È uno sfondo che ci è stato tramandato e sul quale distinguiamo, appunto, la natura delle cose. Ciò che si presenta come naturale, organismi, entità o ambienti, vengono sottoposti a significativi mutamenti ai fini della ridefinizione delle strutture proprie della realtà, rendendo sottile la soglia fra ciò che per l’umano è abituale e, consapevole che le cose sono molto più di quanto appaiano, un disabituale a cui rimandano. Dopo gli studi in Pittura, Comunicazione e Didattica dell’arte, attualmente si occupa di didattica museale, comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale.
Le collaborazioni più recenti includono: Laboratorio delle Radici – Narrazioni, residenza artistica a cura di Italea Calabria (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Laura Mileto, Angelo Carchidi e Vincenzo Panuccio, Dicembre 2024 - Febbraio 2025, Calabria; GEVIERT. InQuadrature dall’Area dello Stretto, collettiva a cura dell’Associazione culturale Μεράκι, Dicembre 2024, Museo dei Brettii e degli Enotri, Cosenza. Nel 2023 cura l’esperienza didattica Strano di Natura. Un viaggio nella meravigliosa stranezza della natura attraverso Mary Shelley e Louise Bourgeois nella Cripta della Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta di Gerace e collabora al catalogo della mostra In Prima Persona Plurale a cura di Luca Lo Pinto, Museo MACRO, Roma.