Lemmy B.
Lemmy B.
Lemmy B. è uno stravolgimento di prospettiva nel definirsi, una decisione radicale nel pensarsi. Non attendere, agire. Una soggettività non prevista si manifesta e afferma la volontà di essere presenza generativa in un sistema dominante che adotta la paura come elemento fondante all’interno di uno schema di controllo meticoloso, asfissiante. L’estetico e il politico s’instaurano reciprocamente nello spazio abitato da Lemmy B. e stimolano pratiche trasformative attraverso le quali il soggetto si apre a un divenire non determinato, allenando partiture di consapevolezza. In una scena nuda, dove la drammaturgia sonora è un costante sguardo che non lascia scampo, il corpo, come unico dispositivo in grado di riconfigurare grammatiche di potere, sovvertire canoni, esplorare nicchie di piacere e alleanze costituenti.