•Acrolito di Apollo Aleo• Sara Cavarretta, progettazione e modellazione 3D, 2024.

•Acrolito di Apollo Aleo• Sara Cavarretta, progettazione e modellazione 3D, 2024.

Sara Cavarretta, progettatrice, scultrice e modellatrice 3D, ha creato un notevole modello tridimensionale dell’Acrolito di Apollo Aleo.

Nell’area dove si presume si trovasse l’antica città di Krimisa, operò per diverso tempo il celebre archeologo italiano Paolo Orsi. Qui egli fece diversi ritrovamenti nel corso degli scavi eseguiti fra il 1924 e il 1929.

Seppure scarsi, i resti e i rinvenimenti riconducono inequivocabilmente a quelli del Tempio di Crimisa dedicato ad Apollo Aleo.

Paolo Orsi riportò alla luce, oltre alle fondamenta del tempio, altri oggetti antichi, tra cui antefisse in terracotta, monete d’argento e parti della statua in marmo bianco.

L’Acrolito di Apollo Aleo si compone della testa quasi intatta, alta 41 centimetri e con le orbite degli occhi vuote, dei piedi, e della mano sinistra frammentata.

La statua in marmo greco bianco, con alcune sfumature di azzurro doveva essere alta poco più di due metri, e rappresenta una delle poche rinvenute in tutta la Magna Grecia ad utilizzare la tecnica acrolitica.

È stato realizzato da un artista greco tra 440 e 430 a.C., e rinvenuto nel naos (cella) del tempio. L’opera rimane frammentaria e ci sono giunti solo la testa, i piedi e la mano sinistra, tutti elementi che rimandano all’acrolito. L’occultamento di questo manufatto si fa risalire all’età ellenistica, a causa di un momento di instabilità e di possibile distruzione dell’Apollonion (santuario di Apollo).