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Il Gruppo Cerbero nasce nel 2005 dalla collaborazione tra due giovani artisti partenopei: Fausto Falchi (1982) e Gerardo Raiola (1980). Il lavoro del duo si basa su un uso determinante della tecnologia, nel tentativo di demitizzare i processi di relazione e comunicazione contemporanei. Le loro sono proposte spiazzanti e inusuali, che si rapportano in maniera diretta con lo spettatore. Anzi a voler essere più precisi, lo inglobano. Tramite dei congegni tecnologici che i due artisti realizzano e assemblano ad hoc, il fruitore interagisce fisicamente e in prima persona con l’opera, diventando parte integrante dell’azione. Nelle loro performance essi mettono in campo dispositivi a riposo, attivabili solo da un gesto esterno. In altre parole l’operazione inizia solo quando un componente del pubblico decide di diventare utente, di partecipare, ed essere così, il solo responsabile delle proprie azioni. Si stipula in questo modo un tacito patto che permette agli artisti di operare su e con lui. Il partecipante, da figura principale finisce, in pochi secondi, sotto una sarcastica lente d’ingrandimento, testato e osservato come una cavia - ma non finisce qui. Il prendere parte all’esperienza consente comunque al fruitore di rendersi conto, a test finito, di ciò che è accaduto, e a valutarne i dati. In questo sottile modo il Gruppo Cerbero offre la possibilità di prendere coscienza delle fratture, che si creano nel proiettare continuamente fiducia e attese all’interno di alcuni sistemi e stereotipi sociali. luca giocoli