Inizio.

Inizio.

Non so come sia scrivere di persone con le quali non ho parlato, senza un po' di dolore. Forse lo spiegherebbe l'uso di una penna rossa che cerca, forse più di me, d'imprimere. Da' quasi idea di sbagliato, o di appena corretto. Ogni mattina, seppur morsa dall'insoddisfazione dalla quale provengo che mi latita dentro da quelle cinque-sei ore di sogno e senno che devastano, osservo tutti gli insetti malvagi, aventi braccia e gambe, con qualche remota speranza di percepire alcuni loro particolari, ingoiarli e tirarli fuori per creare quei piccoli istantanei piaceri del resto della meravigliosa maledizione appena iniziata. Passo indietro. Sono ancora tra i piumoni, con una mano fuori, lanciata verso il basso del letto, forse per permettere a qualcuno di tirarmi giù con lui o per l'assoluta certezza di un altro letto sotto il mio, e non di mostri urlanti con sorrisi fin troppo orizzontali. Due giorni prima. Stessa mano, sinistra. Quasi mi afferrava, ma eravamo ancora un po' distanti. Ho dovuto, per incontrarci, alzar gli occhi e puntarli su uno specchio. Una settimana dopo. Cercavo, con le sue braccia, di tirarmi giù dove volava. In un abbraccio. Ma avevamo solo occhi più profondi di arti. Più forti di altri. Mi sentivo come ci si sente quando tra le note si trova un numero telefonico scritto il due agosto duemilatredici, ore 10:52, senza (n)o(r)me. Quasi ad esser sicura di conoscerlo, di non dimenticarlo, trovandosi poi co-stretti ad allontanarsi. Che termine s(tr)ano co-stretti, questa può chiamarsi digressione, ma non presenta stessa dissonanza tra pensiero e pronuncia, bocca e orecchie, tatto e cuore. Da' idea di due: persone, virgole, imprecisioni, decise a stare strette, insieme. E allora costretti ad allontanarsi? Insieme ma via, via ma insieme? Penso: l(')e(t)tere senza spazio, mano senza braccio, ali senza ampiezze, ma mancanze co-allontanate? Possono? Forse andate via vicine. Di comune costrizione? Forse perché l'insieme ha qualcosa in più rispetto a qualsiasi desinenza da diventare ricordo. Comunque mi alzo.