La scuola non è un ammortizzatore sociale (M.S. Gelmini)
La scuola non è un ammortizzatore sociale (M.S. Gelmini)
L’artista riprende la frase del titolo dell’opera, diventata ormai un mantra nei mesi caldi della riforma scolastica e la associa alla fotografia della distruzione della scuola media da lui frequentata. Il lavoro intende riflettere sullo stato di emergenza e abbandono della scuola e della cultura in Italia. La frase è apparsa per la prima volta il 10 giugno 2008 nella Relazione sul programma di Governo del Ministro Gelmini alla Commissione Cultura della Camera, testuale: “La scuola ha smesso di essere un servizio ai cittadini e alla Nazione, per diventare un enorme ammortizzatore sociale.”; Da ultimo è ricomparsa il 30 settembre 2010 nella replica del Presidente B. al Senato; testuale: “avete [rivolto all’opposizione] trasformato la scuola in un enorme ammortizzatore sociale, assumendo 200.000 precari ”. Sia ad opera dello stesso Ministro che di altri, la frase ha subito alcune varianti: “La scuola non è un ufficio di collocamento”, “Precariato piaga sociale”, “Precari piaga endemica”.